La sacrestia

Attraverso la cappella di San Pietro si giunge alla sacrestia, costruzione indipendente dal resto della fabbrica originaria, edificata nel 1486 dal proto Giorgio Spavento. Al suo abbellimento partecipano, a partire dal 1524, gli artisti più celebri del secolo.

 

Sacrestia

I mosaici che ricoprono la volta e le lunette lungo le pareti costituiscono un gruppo omogeneo di decorazione musiva della prima metà del XVI secolo (1524-1530), notevole per fasto e abilità tecnica, ma in tutto però ormai dipendente dalla pittura. Vengono realizzati da Alberto Zio, Marco Luciano Rizzo e Francesco Zuccato, i principali maestri mosaicisti del tempo.
Il rivestimento musivo della parte superiore delle pareti e della volta si inserisce e dà unità alla purezza rinascimentale dell’architettura. Il progetto è da alcuni attribuito a Tiziano.

 

 

Sacrestia 2

Il piano cristologico ha il suo centro sulla volta, dove campeggia una grande croce con Cristo fra i quattro Evangelisti. Tutt’intorno sono raffigurati i Profeti che hanno annunciato il Cristo. Nelle lunette sulle due pareti maggiorie I dodici Apostoli con San Marco e San Paolo, che lo hanno testimoniato nel mondo, eseguiti su cartoni di Tiziano. Sopra la porta è raffigurato il Padre Eterno in gloria. Sul lato occidentale, la Vergine con il Bambino è affiancata da San Giorgio e San Teodoro.
Gli studiosi riconoscono nei mosaici della volta quelli di qualità più elevata.